
Il viaggio avviene nel momento in cui la Ue deve definire concretamente il proprio ruolo in una fase di “scongelamento” delle relazioni Usa-Cina scattata a margine delle riunioni del G20 a Bali
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha annunciato che il primo dicembre andrà a Pechino per un incontro con il presidente cinese Xi Jinping per discutere di ”sfide globali e temi di interesse comune”.
Un viaggio che avviene nel momento in cui la Ue deve definire concretamente il proprio ruolo in una fase di “scongelamento” delle relazioni Usa-Cina scattata a margine delle riunioni del G20 a Bali. L’incontro segue quello del cancelliere tedesco Scholz, il primo leader del G7 ad aver incontrato Xi dopo lo scoppio della pandemia.
«Nel contesto geopolitico ed economico teso, la visita è un’opportunità opportuna per il dialogo tra la Ue e la Cina», ha affermato il Consiglio europeo in una nota. L’ambiguità della Cina sulla posizione tenuta sull’invasione dell’Ucraina non preclude a ricercare un terreno comune di confronto, soprattutto nelle relazioni commerciali all’insegna della massima reciprocità.
Divergente però è la propensione di diversi stati Ue: per citare i due estremi, da un lato c’è l’interesse tedesco a preservare l’interdipendenza Ue-Cina vitale per l’industria nazionale, dall’altro lato c’è la Lituania attaccata direttamente da Pechino per la sua attenzione alle relazioni con Taiwan.
Ultimamente le autorità cinesi non hanno trasmesso un discorso di Michel per una fiera a Shanghai perché conteneva giudizi critici sul paese. In ogni caso per la Ue una freddezza nelle relazioni con la Cina non è un’opzione: il paese resta un «partner, un concorrente economico e un rivale sistemico», questa la formulazione adottata nel 2019 di cui viene accentuato uno di questi tre aspetti a seconda della situazione.