
L’allarme della Confindustria: “si rischia di peggiorare lo scenario già critico”
Il rialzo dei tassi della Bce costituisce “un’altra zavorra sui costi delle imprese”, e rischia di “peggiorare lo scenario, almeno nel breve periodo”. È quanto scrive in una nota la Congiuntura Flash del Centro studi Confindustria, che nota che il tasso sui Btp “ha già iniziato a trasferirsi sui tassi pagati dalle imprese in Italia” Inoltre “è preoccupante la rapida flessione della liquidità” delle imprese sommata a un onere del debito che “assorbirà una quota crescente del fatturato delle aziende”.
Il brusco rialzo dei prezzi del gas a novembre mette a rischio la netta correzione nei prossimi mesi della produzione industriale in Italia, che nonostante il calo marcato a settembre (-1,8%) era riuscita a sollevarsi un poco, o almeno a calare meno bruscamente, a ottobre (-0,4%, con una tenuta della manifattura a -0,1%). In affanno anche il settore delle costruzioni, che scrive il Centro studi “conferma la frenata, che era segnalata dagli indicatori sui cantieri in forte calo”. La produzione del settore è cresciuta poco a settembre (+0,2%) e nel terzo trimestre ha iniziato chiaramente a zoppicare (-2,2%), dopo 6 trimestri consecutivi in forte espansione. Unico settore non eccessivamente colpito il turismo, dove la fiducia dei viaggiatori ha ripreso a far volare prenotazioni (e quindi introiti).