
Il viceministro Leo: ” non è un condono”, ecco come funziona lo strumento introdotto dal governo Meloni
È una delle nuove misure più dibattute, forse quella più dibattuta di tutte: la “tregua fiscale” prevede diverse modalità di regolarizzazione, tra cui lo stralcio delle cartelle esattoriali 2010-2015 fino a 1000 euro, che dovrebbe scattare dal 31 gennaio. Ci saranno inoltre diverse forme di “castigo” per chi non ha versato al fisco quanto doveva. Come ha detto il viceministro dell’Economia Maurizio Leo: «Non è un condono. I contribuenti pagheranno. E non si tratta neanche di una sanatoria penale». Il viceministro Leo ha detto che non riguarda solo le cartelle «ma copre tutto lo spazio del rapporto fiscale a partire dalle dichiarazioni». Ecco alcuni esempi di applicazione.
Caso studio uno: il contribuente ha presentato dichiarazioni fedeli ma poi non è riuscito a pagare; in questo caso avrà una sanzione ridotta al 3% e la possibilità di pagarla a rate in cinque anni. Secondo caso studio: il contribuente nelle dichiarazione ha omesso di inserire alcuni redditi, in questo caso pagherà una sanzione del 5% che però potrà essere “spalmata” di due anni. Un notevole ampliamento die termini considerando che ad oggi il limite era un anno. La terza ipotesi: il contribuente raggiunto da un “avviso di accertamento” potrà o aderire con “l’acquiescenza” alla proposta del fisco e ottenere uno sconto sulle sanzioni e una rateizzazione (quindi una sorta di “castigo mitigato”); oppure, se non accetta quando stimato dal fisco, può accedere a un contraddittorio al termine del quale avrà le sanzioni ridotte al 5% e la rateizzazione su cinque anni (una sorta di soluzione “ibrida” tra le due precedenti).
È prevista inoltre la cancellazione delle cartelle fino a mille euro e fino al 2015, mentre per quelle sopra i mille euro il contribuente pagherà tutto l’importo ma, come aggiunge Leo «senza sanzioni né interessi, con una rateizzazione di 5 anni».Leo ha poi chiarito che le cartelle di ammontare ridotto, vale a dire quelle: «fino 1.000 e fino al 2015 – saranno eliminate perché – sono passati i 7 anni».