Il testo della legge di Bilancio sarà domani alle Camere
La manovra economica da 35 miliardi approvata dal Governo approderà al vaglio delle Camere lunedì 28 novembre con i suoi 155 articoli. L’iter per limare il testo valutando nello specifico importi, costi e coperture, è quindi ancora lungo e dovrà affrontare i tanti nodi della legge di Bilancio.
Fra le discussioni in ballo ci sono l’esenzione Imu per le case occupate, la proroga delle agevolazioni per l’acquisto di materiali riciclati e il ponte sullo Stretto di Messina, con la ricostituzione della Società Stretto di Messina e la cessazione dei contenziosi pregressi relativi alla mancata realizzazione dell’infrastruttura, oltre a un aumento di capitale di Anas e Rfi.
Mentre molti capitoli di spesa non riportano ancora le coperture cui il Governo attingerà, nell’ultima bozza presentata è stata aggiunta una voce sulle assicurazioni che aumenterà ulteriormente l’imposta sulle riserve matematiche dei rami vita. L’imposta, introdotta nel 2002 con una soglia di 0,20%, sarà portata dall’attuale 0,45% al 0,50%.
Si tratta di una fonte di incasso introdotta in controtendenza con quanto avviene dalla sua introduzione: l’aliquota era infatti ferma da 10 anni per evitare che un peso eccessivo venisse scaricato sulle compagnie assicurative. Sono infatti le imprese stesse ad anticipare la tassa del prelievo sui rendimenti delle polizze, che ricadrebbe però sugli assicurati.
Nelle casse dello Stato risultano ancora degli importi non riscossi dal 2002, con un ammanco totale di circa 10 miliardi. Con l’alzamento dell’aliquota si prevede un incasso di qualche centinaio di milioni.
A questa imposta si aggiunge come copertura anche la possibilità di affrancare il rendimento latente maturato al 2022 con una sostitutiva al 14%, la cui provvista è fornita direttamente dall’assicurato delle polizze vita ramo I e V. Stando alle stime, questa ulteriore misura porterebbe nelle casse dello Stato qualche altro centinaio di milioni di euro.