
Da un lato, il colosso dei cinguettii, ultimamente sotto i riflettori per le travagliate vicende del suo cambio di proprietà; dall’altro, un social “decentralizzato gratuito e open source” che sta lentamente scalando la scena. Con l’acquisto da parte di Elon Musk, i cambiamenti già messi in atto e quelli solo annunciati, è in atto un vero e proprio esodo di utenti da Twitter. Utenti che in molti casi migrano vero la nuova piattaforma Mastodon.
I motivi di questo esodo sono molti, e vanno dalla più pura protesta per il massiccio piano di licenziamenti annunciato da Musk fino alle politiche del nuovo Ceo che comprendono un minor controllo dei contenuti immessi in rete e il piano a pagamento. È così che ad oggi Mastodon ha superato i 7 milioni di utenti registrati, di cui, secondo l’esperto Vincenzo Cosenza, 2,5 milioni sono attivi.
Nel concreto, Mastodon è una piattaforma gratuita e priva di pubblicità nella quale si può interagire con una platea di persone selezionata sulla base di interessi comuni. Ogni volta è la comunità stessa a stabilire le proprie regole di utilizzo, da un lato lasciando molto spazio di autogestione agli utenti, di fatto lasciando spazio a una moderazione sempre interna e potenzialmente arbitraria.
È anche per questi motivi che, come spiega ancora Cosenza, Mastodon è “adatto ad un pubblico che dà molto valore all’assenza di pubblicità, di tracciamento e di un controllo centrale rispetto alla facilità di apprendimento e utilizzo. Si tratta di una nicchia, il cui nocciolo duro è costituito da ‘antagonisti del sistema’ e appassionati di tecnologia. Tutti gli altri vengono inevitabilmente frenati da una curva di apprendimento poco ripida“.”
Anche per quanto riguarda le migrazioni di utenti, la giornalista esperta di It Carola Frediani conferma come negli ultimi mesi si sarebbe trattato soprattutto di giornalisti e persone impiegate nella cybersicurezza, oltre ad appassionati di temi digitali e di sicurezza internazionale.
Gli esperti dubitano quindi che Mastodon possa scalzare Twitter dal piedistallo in cui si trova, nonostante l’era Musk stia attirando non poche critiche nei confronti del social. Tuttavia, questo social “forse stimolerà nuovi competitor (Tumblr ha annunciato che utilizzerà il protocollo ActivityPub) o forse lo stesso Twitter a fare meglio“.