
Il presidente Cartabellotta commenta i dati della settimana: “Inspiegabile la scelta del ministero di attendere il primo dicembre per avviare il piano sulla campagna vaccinale”
«I dati confermano la diffusa ripresa della circolazione virale che rimane nettamente sottostimata per il largo utilizzo di tamponi “fai da te” e che comincia a ripercuotersi in particolare sui ricoveri in area medica. A fronte di un virus che rialza la testa, continuano a scendere le somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili, lasciando scoperte quasi tre persone su quattro. In questo contesto risulta inspiegabile la scelta del ministero della Salute di attendere il 1°dicembre per avviare il piano comunicativo sulla campagna vaccinale».
Così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe che oggi pubblica il monitoraggio settimanale sulla pandemia. Nella settimana 18-24 novembre si ha rispetto alla precedente un incremento di nuovi casi (229.122 vs 208.346, +10%), dei decessi (580 vs 533, +8,8%) e degli attualmente positivi (492.457 vs 452.895, +8,7%), così come delle persone in isolamento domiciliare (484.594 vs 445.667, +8,7%) e dei ricoverati con sintomi (7.613 vs 6.981, pari a +9,1%). Restano stabili le terapie intensive (250 vs 247).
Calano i nuovi vaccinati: 1.040 rispetto ai 1.301 della settimana precedente (-20,1%), mentre al 25 novembre sono 6,8 milioni le persone di oltre 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui oltre 6 milioni attualmente vaccinabili, pari al 10,6% della platea (dall’8,1% del Lazio al 14,1% della Valle D’Aosta). Ancora in calo (-14,5%) le quarte dosi, mentre sulle quinte non sono disponibili dati.
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