
Grazie a una serie di informatori, il Financial Times ha rintracciato Jack Ma, che, dopo la stretta del governo di Pechino, aveva fatto perdere le sue tracce
Il fondatore di Alibaba, Jack Ma, vive a Tokyo da quasi sei mesi dopo essere scomparso dalla vista del pubblico a seguito alla stretta decisa dalla leadership cinese sul settore tecnologico.
Il tycoon, scrive il Financial Times citando diverse fonti anonime, ha mantenuto un basso profilo dopo le mosse di Pechino che hanno visto stroncare a novembre 2020 la Ipo da 35 miliardi di dollari, la più grande della storia, di Ant Group, la società fintech di Ma e Alibaba, oltre a indagini e multe antitrust comminate al gruppo di Hangzhou.
Il quotidiano della City ha riferito che l’ex insegnante di inglese ha trascorso gran parte degli ultimi sei mesi con la sua famiglia a Tokyo e in altre parti del Giappone, senza disdegnare insieme negli Stati Uniti e in Israele. Ma ha frequentato diversi club privati nella capitale nipponica, diventando un “entusiasta collezionista” di arte moderna giapponese, oltre a esplorare l’espansione dei suoi interessi commerciali nella sostenibilità.
Negli ultimi anni, i funzionari cinesi hanno preso di mira presunte pratiche anticoncorrenziali da parte di alcuni dei più grandi hi-tech del Paese, spinti dal timore che le aziende Internet possano controllare troppi dati espandendosi troppo rapidamente. A luglio, i media hanno segnalato la volontà del tycoon di cedere il controllo di Ant Group per placare le autorità di regolamentazione cinesi e rilanciare l’ambizioso piano dell’offerta pubblica iniziale.