
Il settore dell’ospitalità e dell’intrattenimento ha fatto segnare una crescita di 224.000 posti di lavoro, come quello dell’istruzione e dei servizi sanitari. Male la produzione
L’occupazione nel settore privato statunitense è ulteriormente aumentata in novembre ma molto meno delle attese. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, lo scorso mese sono stati creati 127.000 posti di lavoro rispetto a ottobre, mentre le previsioni erano per 190.000 nuovi posti di lavoro.
Il rapporto che ora fornisce anche informazioni sui salari, ha registrato un aumento del 7,6% rispetto a novembre 2021. “I nostri dati suggeriscono che l’inasprimento della Federal Reserve sta avendo un impatto sulla creazione di posti di lavoro e sui guadagni salariali“, ha affermato Nela Richardson, chief economist di ADP, aggiungendo che molte meno persone lasciano i posti di lavoro e la ripresa post-pandemia si sta stabilizzando.
Il settore dell’ospitalità e dell’intrattenimento ha fatto segnare una crescita di 224.000 posti di lavoro, come quello dell’istruzione e dei servizi sanitari che registrano un +55.000. Il settore della produzione dei beni ha registrato una perdita di 100.000 lavoratori.
Sempre sul fronte delle perdite, Adp segnala – 25.000 lavoratori nel campo dell’informazione; -77.000 in quello del business e -34.000 nel settore finanziario.
Ad aver registrato un maggiore aumento dei posti di lavoro sono state le aziende con 50-249 dipendenti, che hanno aggiunto 283.000 nuovi impieghi.
Quelle di media dimensione tra 250-499 dipendenti hanno registrato una perdita di 37.000 impieghi e quelle con oltre 500 dipendenti hanno registrato tagli per 68.000 posizioni. Quelle piccole dai 20 ai 49 impiegati hanno registrato tagli per 56.000 posizioni.