
A Piazza Affari ancora attenzione su Tim, dopo le dichiarazioni dei rappresentanti del governo che escludono per il momento il lancio di un’opa totalitaria per dare il via la riassetto del gruppo
Dopo i primi scambi, Francoforte sale dello 0,99%, Londra dello 0,20%. Parigi dello 0,70% e Milano dello 0,79%. Apertura in vivace rialzo, quindi, per le Borse europee grazie ai primi segnali concreti arrivati da Pechino di un alleggerimento delle restrizioni anti-Covid (il vicepremier Sun Chunlan ha parlato di nuova fase) e grazie alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell sulla volontà della banca centrale di rallentare il ritmo di aumento dei tassi di interesse già con la riunione di dicembre.
La sessione di Wall Street si era chiusa con un netto rialzo per gli indici (+3,09% S&P 500, +4,4% Nasdaq e +2,18% Dow Jones): con la performance di ieri il Dow Jones è entrato in territorio di “bull market” avendo recuperato oltre il 20% dai minimi di periodo toccati a fine settembre.
Stamattina avvio in calo per lo spread Btp-Bund, con il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi che si restringe di 4 punti base attorno a quota 190. In forte calo il rendimento dei bond italiani, che scende di 12 punti al 3,74%, in un inizio di seduta positivo per tutte le obbligazioni sovrane dell’Eurozona.
Petrolio in lieve calo con il Brent febbraio a 86,7 dollari al barile e il Wti gennaio a 80,26 dollari al barile. Gas in rialzo ad Amsterdam (+4,5% a 153 euro al megawattora). Euro/dollaro in rialzo sopra 1,04 dopo le dichiarazioni di Powell: il cambio si attesta a 1,04426.
A Piazza Affari ancora attenzione su Tim, dopo le dichiarazioni dei rappresentanti del governo che escludono per il momento il lancio di un’opa totalitaria per dare il via la riassetto del gruppo. Focus su Eni, per le indiscrezioni sull’interesse per Neptune Energy, e su Juventus dopo che l’azionista Exor ha escluso il ricorso a un aumento di capitale.
Sul fronte macroeconomico, mentre a Francoforte si riunisce il Consiglio generale della Bce, tra i dati attesi, gli indici Pmi manifatturiero a novembre di Giappone, Cina, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, dal Giappone la fiducia delle famiglie a novembre, dalla Germania le vendite al dettaglio a ottobre, per l’Italia Istat diffonde i dati su occupati e disoccupati a ottobre, il tasso di disoccupazione in Eurozona a ottobre e dagli Stati Uniti i consumi, i redditi delle famiglie la spesa in costruzioni in ottobre e l’indice ISM manifatturiero a novembre.