
L’ambasciata russa a Washington tuona contro la decisione del price cap
Dopo la notizia dei paesi membri del G7 sulla decisione di applicare il price cap sul gas russo, non si è fatta attendere la risposta di Mosca.
«Nascondendosi dietro nobili principi, gli strateghi di Washington mantengono un muro di silenzio sul fatto che i disequilibri dei mercati dell’energia scaturiscono dalle loro azioni maligne, a partire dalle sanzioni contro la Russia e il bando di importazioni di energia dal nostro Paese» scrive in una nota l’ambasciata russa a Washington.
E prosegue: «con la tenacia richiesta a migliori obiettivi, l’Occidente collettivo sta cercando di ridefinire i principi alla base del libero mercato. Passi come questo inevitabilmente si ripercuoteranno in una maggiore incertezza e in costi più alti, per i consumatori, per le materie prime. E d’ora in poi, nessun Paese sarà immune all’introduzione di price cap di ogni tipo sulle sue esportazioni».