
Una decisione sulla quale pesano la guerra in Ucraina e i timori di una recessione a livello globale
L’Opec+ potrebbe confermare i livelli di produzione del greggio. La decisione, attesa per domenica 4 dicembre, dipenderebbe dal mercato condizionato da molti fattori: dall’invasione russa dell’Ucraina, ai timori di una recessione globale, dalla politica “zero Covid” della Cina al price cap al petrolio russo voluto dal G7 e dall’embargo che partirà lunedì 5 dicembre.
Il 6 ottobre il gruppo di Paesi con a capo Arabia Saudita e Russia ha deciso di tagliare l’offerta di due milioni di barili al giorno, circa il 2% della domanda mondiale, da novembre fino alla fine del 2023. Per questo gli Stati Uniti hanno accusato l’Arabia Saudita di parteggiare per Mosca.
L’Opec+ ha ovviamente negato affermando che la decisione è stata presa a causa delle prospettive di rallentamento economico e per i prezzi in ribasso a causa della frenata dell’economia cinese e dell’aumento dei tassi di interesse in alcune economie occidentali.