
Gli industriali bocciano la Manovra, La Russa: “noi dalla parte giusta”
La Confindustria boccia la Manovra di Bilancio al vaglio in queste ore al governo prima dell’approvazione che sarà richiesta al Parlamento questo lunedì. È Carlo Bonomi, presidente della confederazione, a bollare il testo come «privo di direzione e con misure parziali e timide», allineandosi in questo senso con i sindacati. Cerca di calmare gli animi il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, che difende l’impianto del testo sottolineando che la legge è stata costruita in poco tempo e in un quadro economico con non pochi rischi, definendola una manovra “coraggiosa e responsabile”, che sarà utile all’Italia.
Giorgetti ci tiene inoltre a rassicurare che non c’è nessun condono, che la “tregua fiscale” risponde anche alla necessità di contrastare l’impatto dell’inflazione, minimizza sui pagamenti col pos («se il ristorante non accetta, cambiate»), apre sugli extraprofitti («siamo disponibili a correggere eventuali distorsioni»), e sul superbonus conferma che si lavora per sbloccare i crediti, ma evidenzia anche il problema dell’offerta. È prevista anche la proroga delle agevolazioni fiscali per le imprese del sud, mentre sull’energia si valuteranno eventuali nuovi interventi a marzo.
Immediata e stizzita la replica del Presidente del Senato Ignazio La Russa che alla Festa del Tricolore di Catania risponde alle critiche piovute sulla manovra: «Le critiche di Confindustria? Beh, ricordo che non c’è stata una sola manovra che Confindustria non ha criticato, e meno male, aggiungo io, perché siamo stati criticati sia dal capo di Confindustria che dal capo dei sindacati e questo vuol dire che siamo nel giusto. Noi non siamo al servizio di nessuno, se non del popolo italiano e questo vuol dire equilibrio – e aggiunge-. Ma poi è passato appena un mese e due terzi dei soldi della manovra dovevano andare a contrastare il problema energetico, quindi è chiaro che altre cose che avremmo voluto cominciare a fare le abbiamo dovuto rinviare».
Sindacati allineati con Confindustria: “manovra senza coraggio”
Si uniscono all’aspra critica del testo Cgil e Uil, che hanno indetto per il 16 dicembre il primo sciopero territoriale in Lombardia: per la Cgil è una manovra di corto respiro, la Uil sostiene che il testo manchi di una direzione di marcia. La Cisl è più ottimista, ma bolla comunque il testo come privo di ampia prospettiva.
Corte dei Conti: “Manovra contradittoria tra guerra all’evasione e tetto al Pos”
L’istituto pur riconoscendo l’ampia portata del provvedimento, evidenzia «elementi di incertezza sul quadro di finanza pubblica» e avverte come l’innalzamento del tetto e dei contanti e la misura sul pos «possano risultare non coerenti» con gli obiettivi del Pnrr.