Potrebbe essere la fine di un patrimonio unico: nei piani di promozione anche la costruzione di lussuosi loft
Chi non ha mai sognato una volta nella vita di comprarsi un’isola e scappare lasciando tutto dietro di sé? Ma se questo fosse la causa della sparizione di un ecosistema unico e fragilissimo? È quello che potrebbe succedere se l’Indonesia riuscirà a vendere all’asta le 100 isole della riserva naturale di Widi. Un paradiso unico che ospita oltre 600 specie di coralli. Ma non solo: fauna marina, uccelli, ecosistemi incontaminati potrebbero essere spazzati via nell’ambizioso piano del governo di Jakarta. Il governo indonesiano vuole infatti vendere le isole per costruire un sistema di “paradisi privati” con appartamenti di lusso e addirittura una pista per jet privati. Creando così un impatto umano e un inquinamento devastanti per le specie presenti in questo Eden.
Ma come è possibile che il governo indonesiano possa vendere questo paradiso dove vivono squali balena, balenottere azzurre, tartarughe liuto (le più grandi del mondo), calamari giganti e altre centinaia di specie rare e minacciate ovunque nei loro habitat dalle attività umane? La risposta è: aggirando proprio la legge. Perché esiste un testo che impedisce la cessione delle isole a privati. Tuttavia, i diritti di sviluppo del territorio sono posseduti dalla Pt. Leadership islands Indonesia, società locale di consulenza per la gestione di fuoriuscite di petrolio da navi o piattaforme. E quello che possono fare i ricconi di tutto il mondo è comprare azioni di questa compagnia per essere ricompensati con un lotto di ecosistema unico. Deposito minimo richiesto per l’asta, che avrà luogo dall’8 al 14 dicembre a New York, 100 mila euro. Tanti per molti, ma un nulla in confronto alla ricchezza in patrimonio intangibile e naturale di questi luoghi.