
L’indice PMI servizi è poco sopra le attese
È ancora in rallentamento negli Stati Uniti il settore dei servizi nel mese di novembre: l’indice PMI definitivo, elaborato da S&P Global-Markit, si è portato a 46,2 punti dai 47,8 del mese precedente, ma risulta appena sopra i 46,1 punti della stima preliminare.
L’indice rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario: il punto di rottura tra espansione e contrazione è la soglia dei 50 punti, ma per il momento l’indice si mantiene al di sotto della stessa.
Scende l’indice composito che si attesta a 46,4 punti rispetto ai 48,2 punti del mese precedente ed ai 46,3 punti della stima flash.
Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 56,5 punti a novembre dai 54,4 punti del mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che prevedevano un calo fino a 53,3. Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è aumentata a 64,7 punti dai 55,7 del mese precedente e quella sugli ordini si è attestata a 56 punti da 56,5 punti. Quella dell’occupazione è passata a 51,5 punti da 49,1, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 70 punti.
Per quanto riguarda l’industria sono saliti più delle attese gli ordini: secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di ottobre 2022 gli ordini hanno evidenziato una variazione positiva dell’1% contro il +0,7% stimato dal consensus e contro il +0,3% registrato nel mese precedente. Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dello 0,8% dal -0,2% precedente, mentre al netto del settore difesa sono aumentati dello 0,9%.