
Avvio di seduta prudente per le Borse europee, dopo che il dato migliore delle attese sul settore servizi Usa ha portato gli investitori a rivedere al rialzo le previsioni sui tassi
Apertura in lieve calo per Piazza Affari, con l’indice principale Ftse Mib che in avvio cede lo 0,15%. Deboli anche le altre principali Borse europee, con Parigi e Francoforte che cedono lo 0,1% circa, dopo la chiusura in rosso di Wall Street.
Avvio di seduta prudente per le Borse europee, dopo che il dato migliore delle attese sul settore servizi Usa ha portato gli investitori a rivedere al rialzo le previsioni su quale sarà il livello massimo dei tassi di interesse raggiunto al termine della stretta Fed.
In calo anche le Borse asiatiche anche se Tokyo è riuscita a strappare un lieve progresso dopo che la BoJ ha confermato la sua politica accomodante.
Sul fronte delle banche centrali, quella australiana ha alzato i tassi di 25 punti base come previsto, lasciandosi margini di flessibilità per le decisioni future, mentre negli Usa i contratti swap indicano ora l’aspettativa che il picco dei tassi sarà sopra il 5% a metà 2023.
Apertura in rialzo per lo spread tra Btp decennali e gli omologhi Bund tedeschi. Il differenziale si è attestato a 188 punti, contro i 186 della chiusura di ieri. Il rendimento dei Buoni italiani in lieve salita a 3,75%.
Sul valutario, l’euro è tornato sotto quota 1,05 dollari, a 1,0485, dopo aver toccato ieri i massimi da giugno chiudendo a 1,0518. Debole lo yen, con la moneta unica indicata a 143,99 yen (143,38), mentre il rapporto dollaro/yen è a 137,31 (136,37).
In rialzo il prezzo del petrolio: il future gennaio sul Wti sale dello 0,81% a 77,55 dollari al barile, mentre il contratto febbraio sul Brent segna +0,76% a 83,31 dollari. Sale del 2,4% a 138 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Nell’agenda macro i consumi delle famiglie in Giappone e gli ordini dell’industria tedesca. Dagli Stati Uniti la bilancia commerciale. L’Istat diffonde “Le prospettive dell’economia italiana, anni 2022-2023”. Si riunisce l’Ecofin. In programma anche il rapporto dell’Aie sulle rinnovabili.