
Le Borse europee chiudono in calo, accentuando le perdite sul finale sulla scia dell’andamento negativo di Wall Street
L’indice Cac 40 di Parigi cede lo 0,14% a 6.687,79 punti, il Dax 30 di Francoforte arretra dello 0,70% a 14.345,85 punti e l’Ftse 100 di Londra registra una flessione dello 0,56% a 7.525,30 punti. A Piazza Affari l’Ftse Mib, maglia nera in Europa, lascia sul terreno l’1,15% a 24.265,45 punti.
Le Borse europee chiudono in calo, accentuando le perdite sul finale sulla scia dell’andamento negativo di Wall Street. Sui mercati prevale il nervosismo in attesa delle riunioni di metà dicembre della Fed e della Bce, nonostante le aspettative di un allentamento delle rigide misure anti-Covid cinesi.
Il timore degli investitori, alimentato dai dati Usa sul mercato del lavoro e sul comparto manifatturiero e dei servizi, è che la Federal Reserve possa considerare l’economia a stelle e strisce ancora non sufficientemente “raffreddata” per avviare una frenata del ritmo della stretta monetaria.
Tra le big quotate sul Ftse Mib hanno tenuto Unicredit (+0,69%) grazie a una raccomandazione di JpMorgan, e Prysmian. I migliori sono stati però Leonardo (+0,76%) in un settore difesa vivace in tutta Europa (bene Thales a Parigi, Bae Systems e Rolls-Royce a Londra) e Erg (+0,5%). La matricola del Ftse Mib beneficia a sua volta del giudizio degli analisti di Imi secondo cui il titolo ha scontato la questione del contributo sugli extraprofitti e ora si aspetta il nuovo piano a inizio 2023.
Nuova flessione per Juventus Fc (-5,3%) dopo i rilievi del revisore dei conti Deloitte sul nuovo progetto di bilancio a giugno 2022.
I prezzi del petrolio cedono oltre 2 punti percentuali portando il Wti gennaio a 75,2 dollari al barile e il Brent febbraio a 80,6 dollari al barile. In rialzo del 3% il gas naturale in Europa quotato a 139 euro al megawattora ad Amsterdam.
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro resta sopra 1,05 trattando a 1,0521 (da 1,0518 ieri). Euro/yen a 143,58 (143,72), dollaro/yen a 136,48 (136,77).