
La Uil contro la flat tax: un autonomo potrebbe versare fino a 27mila euro di Irpef in meno rispetto a dipendenti e pensionati
Forza Italia chiede la proroga del Superbonus fino al 31 dicembre.
«Siamo già al lavoro per mettere a punto una soluzione di buon senso he vada incontro alle esigenze dei cittadini e degli operatori di questo comparto strategico, in primo luogo sbloccando i crediti fiscali e, al contempo, prorogando il termine al 31 dicembre – ha dichiarato il presidente dei deputati di FI Alessandro Cattaneo dopo un incontro con alcuni imprenditori del mondo edile – Lo diciamo con pacatezzama fermezza: cambiare le regole in corsa significa aggiungere danno al danno».
La Uil si scaglia contro la flat tax. Il sindacato ha sottolineato la differenza tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti. La differenza tra autonomi con un fatturato di 85 mila euro e pensionati e dipendenti con un reddito equivalente può raggiungere, nei casi estremi, oltre l’800% di imposte versate in più da parte di questi ultimi. È quanto emerge da uno studio del Servizio politiche fiscali della Uil, dal quale emerge che un lavoratore autonomo potrebbe versare fino a 27 mila euro di Irpef in meno ogni anno, rispetto a lavoratori dipendenti e pensionati, senza contare lo sconto sui contributi previdenziali.
«Una differenza enorme che non trova giustificazione» ha dichiarato il segretario confederale della Uil Domenico Proietti.
Il report evidenzia, inoltre, che sulla base dei dati relativi alle dichiarazioni 2020, dipendenti e pensionati, (l’89,9% delle persone che pagano che pagano l’Irpef), hanno versato il 96,3% dell’Irpef totale nel 2020.
Secondo Proietti la flat tax “è uno strumento contrario ad una tassazione equa e giusta. Prevedere regimi forfettari, a vantaggio di particolari categorie, crea disuguaglianze tra le persone e carica sempre più sulle sole spalle dei dipendenti e pensionati il peso dell’Irpef che, più che un’imposta sui redditi, è una tassa su salari e pensioni”.
«Uno Stato democratico deve fondarsi su un fisco equo e progressivo così come previsto dalla nostra Costituzione -ha proseguito Proietti -. Serve una vera riforma che diminuisca il carico fiscale per i dipendenti ed i pensionati improntando il sistema ad una piena progressività e allargando la base imponibile dell’imposta sui redditi. Parallelamente si deve investire in una vera forte battaglia all’evasione fiscale, un male endemico del nostro Paese, che ogni anno sottrae ai cittadini oltre 100 miliardi di euro, l’equivalente dell’importo speso per tre leggi di bilancio».