
L’ente parigino segnala un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada, come anche nella zona euro, in particolare, in Germania, in Francia e in Italia
Il superindice dell’Ocse, concepito per anticipare di 6-9 mesi le tendenze economiche future, continua ad indicare un “rallentamento della crescita” in gran parte delle grandi economie mondiali, Italia inclusa.
In particolare, si legge in una nota diffusa dall’organismo internazionale con sede a Parigi, gli Indicatori Economici Avanzati (Ica) dell’Ocse «continuano a segnalare un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada, come anche nella zona euro, in particolare, in Germania, in Francia e in Italia».
«Come nei mesi precedenti – prosegue l’Ocse – questi sviluppi possono principalmente attribuirsi ad una elevata inflazione e ad un aumento dei tassi di interesse». Per il Giappone, precisa l’Ocse, si continua invece ad intravedere una dinamica di “crescita stabile”.
Tra le economie emergenti, si prosegue nella nota, «i segnali restano contrastanti. In Cina (settore industriale), l’Ica conferma segni di “stabilizzazione della crescita». Al contrario, in India e Brasile, gli Ica anticipano un “rallentamento” dovuto rispettivamente agli indicatori monetari e agli ordini nel settore manifatturiero.
«La ripresa del turismo è messa a rischio dalle crisi mondiali»: questo l’avvertimento lanciato oggi dall’Ocse, l’organizzazione per lo Svilupppo e la Cooperazione economica internazionale con sede a Parigi, nell’ultimo rapporto 2022 sulle tendenze e le politiche del turismo.
«Il rallentamento dell’economia mondiale, con lo shock energetico scatenato dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, la forte inflazione e il calo del potere d’acquisto, rischia di frenare la dinamica di ripresa post-pandemica del turismo», avverte l’organismo in una nota.