Sono 444 mila secondo Istat, in maggioranza uomini e del Settentrione, in larga parte hanno la licenza media

Complice la crisi economica dovuta alla pandemia, sono in tanti i cittadini che dopo una vita di lavoro continuano a impiegarsi, magari saltuariamente, per riuscire ad arrivare a fine mese. Lo rivela Istat in un report sulle condizioni di vita dei pensionati, da cui emerge che nel 2021 la spesa pensionistica è salita di circa 1,7 punti percentuali rispetto al 2020: si tratta del 17,6 % del Pil, che va a finire nell’erogazione di 313 miliardi destinati a 16 milioni di persone su 22,7 milioni di prestazioni pensionistiche.
Aumentano infatti secondo l’istituto pensionati che continuano con un’occupazione: quelli che percepiscono anche un reddito da lavoro sono 444mila, in aumento rispetto al 2020 (+13,3%). Si tratta principalmente di uomini (tre casi su quattro) residenti nelle regioni settentrionali (in due casi su tre) e lavoratori non dipendenti (l’86,3% dei casi). Secondo la statistica la stragrande maggioranza di questi, almeno tre su 10, ha la licenza media, mentre i laureati rappresentano un quinto del totale.