
Aumentano le persone che scelgono di non regalare nulla, oltre che l’acquisto di buoni e le ricerche online
La tendenza di consumo degli italiani a Natale? Sotto l’albero nulla, o quasi; e se si regala qualcosa, si stringe la cinghia e si cerca il risparmio, sia con l’acquisto di buoni (per evitare regali non graditi e andare sul sicuro) sia con le ricerche online all’insegna dello sconto migliore. Sono i dati dell’indagine di Revolut, app finanziaria, che stima che quasi la metà degli italiani (quattro su 10) spenderà al massimo 250 euro; oltre a una fascia che non vuole spendere nulla.
Solo il 34% del campione analizzato spenderà tra i 250 e i 500 Euro, mentre il 15% è disposto a spendere anche 1000 Euro, e solamente il 5% spenderà oltre i 1000 euro. Il 6% degli intervistati ha dichiarato invece di non voler spendere affatto, una tendenza che, va detto, si registra anche oltreoceano e che in alcuni casi si accompagna a una mutata tendenza culturale, più attenta al tema dello spreco e della socialità. Sul tema invece di viaggi e vacanze le percentuali sono più oscillanti: secondo quanto si legge nel rapporto “il 51% degli intervistati aspetterà Babbo Natale a casa, vicino alla famiglia, mentre il 29% viaggerà per visitare amici e parenti o acquistando un viaggio per farsi un regalo”. I più propensi a viaggiare (forse perché anche parte del “popolo dei fuori sede”) sono i giovani: la percentuale sale infatti al 40% nella Generazione Z. Lo scorso anno i clienti Revolut italiani, che contempla la funzione Soggiorni per i viaggi, hanno speso in media 187 Euro a testa per le vacanze nel mese di dicembre.
Tornando ai regali 6 italiani su 10 faranno diverse ricerche per poter trovare dei regali che possano rientrare nel budget e uno su cinque ha iniziato a risparmiare già da tempo, approfittando anche del Black Friday (quasi uno su tre nella fascia 18-24 anni) per mettere da parte il denaro necessario. Il 32% degli intervistati ha però identificato anche delle soluzioni efficaci per risparmiare: il 15% si cimenterà nei regali fatti a mano, con una percentuale più alta tra le donne e nella fascia 25-34 anni (19%), mentre il 17% valuta le gift card, regalo “anti delusione” e massima resa per eccellenza visto che l’acquisto è determinato dal destinatario del dono.
La motivazione va cercata anche in un rincaro dei prezzi medi degli articoli, dovuto all’inflazione. Secondo i dati elaborati dall’Unione Nazionale Consumatori (Unc) grazie al database di Istat, nella classifica regali al primo posto si trovano le macchine da caffè in cialde o capsule che rispetto a un anno fa costano il 25,9% in più. Al secondo posto i film in dvd che salgono del 23,6%, mentre al terzo gradino del podio “regalo più costoso” fotocamere e videocamere che aumentano del 20,2%. Crescono meno nei prezzi, per ora, le calzature (per donna +2,1%, per uomo +0,4%) e i giocattoli (25°, +1,8%). Addirittura in deflazione i libri di narrativa (-2,2%) e la telefonia mobile (-5,6%). Un capitolo a parte va per il cenone (elemento fondante della tradizione natalizia italiana): vince nella classifica di aumento dei costi la frutta fresca esotica che cerchiamo per le festività, salita del 19,3% rispetto a un anno fa. Medaglia d’argento per il pollame che vola del 18%, mentre i formaggi lo seguono con un +16,8%.