Durante la riunione dei Rappresentati alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, hanno proposto di abbassare il tetto da 275 a 220 euro al megawattora
Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sul pacchetto di aiuti all’Ucraina nel 2023: sono previsti 18 miliardi di euro di prestiti a tasso agevolato. La proposta è stata adottata per procedura scritta e sarà trasmessa al Parlamento Europeo per l’adozione, che si terrà probabilmente la settimana prossima.
Il pacchetto è stato approvato nonostante il veto dell’Ungheria. Stando a quanto riferito da AdnKronos, però, Budapest avrebbe fatto marcia indietro ed è arrivato il via libera al provvedimento.
La Riunione dei Rappresentanti dei 27 ha riguardato anche il pacchetto energia. Il tema principale è, ovviamente, quello sul price cap al prezzo del gas.
La presidenza ceca ha avanzato tre proposte di compromesso rispetto alla proposta iniziale della Commissione, portando il tetto da 275 euro a megawattora a 220 e accorciando, da 15 a cinque giorni, il tempo necessario affinché scatti il meccanismo.
Tuttavia, 12 Stati membri, tra cui l’Italia, avrebbero chiesto alla presidenza di attuare alcuni emendamenti. I Paesi in questione hanno sottolineato tre aspetti: il campo di applicazione del regolamento (di cui si chiede un ampliamento); il meccanismo di attivazione; e i livelli di 220 e 35 euro (quest’ultimo è il differenziale con gli indici di riferimento degli altri mercati globali) che, secondo i 12 Stati, dovrebbero essere ridotti significativamente perché ancora elevati.
Per quanto riguarda il meccanismo di attivazione, i 12 ritengono che il price cap dovrebbe scattare non dopo cinque giorni consecutivi in cui il prezzo supera il cap fissato, ma dopo uno.