
Domani saranno indicati i 450 emendamenti prioritari cui sarà dedicato l’esame approfondito in commissione
Si fanno sempre più strette le tempistiche per l’approvazione della legge di Bilancio, un traguardo sempre raggiunto a seguito di un rush finale serratissimo che quest’anno è anche alle prese con una maggioranza fresca insediatasi solo lo scorso ottobre.
I partiti hanno risposto all’appello del dibattito parlamentare presentando circa tremila emendamenti al testo; di questi, mille sono stati dichiarati inammissibili dalla Commissione di Bilancio che oggi passerà al vaglio i ricorsi presentati. Domani invece scatterà l’ora x per i testi segnalati: alle 15 saranno svelati i 450 emendamenti segnalati come prioritari nel dibattito delle forze politiche.
Nello specifico si tratta di 250 emendamenti provenienti dalla maggioranza e 200 dall’opposizione; in ballo 400 milioni dei 35 miliardi di euro messi sul piatto dal Governo. I due terzi di queste risorse sono già stati assegnati al faldone energetico e avranno lo scopo di calmierare l’inflazione.
Prima di approdare alla discussione in Aula il 20 dicembre, il testo dovrà ricevere l’ok della Commissione (riunita da giovedì 15 a domenica 18) e della Commissione Ue.
Fra i nodi da sciogliere in tempi rapidissime non mancano, anche quest’anno, le pensioni che spaccano in due la maggioranza con Forza Italia che vorrebbe alzare le minime oltre i 600 e la Lega che frena. Sul tavolo anche la discussa normativa sul contante che, dopo aver ricevuto il semaforo rosso da Bankitalia, Confindustra, Corte dei Conti e sindacati, dovrà decidere se rimanere sul limite dei 60 euro di obbligatorietà pagamenti col pos o se scendere a quota 30/40 euro.
È polemica anche sulla 18App e sul bonus di 500 euro destinati ai 18enni per l’acquisto, fra le altre cose, di libri. La notizia di una cancellazione della misura ha subito messo in allerta il mondo dell’editoria che ha chiesto un ripensamento al Governo.