
Gli ultimi dati macro fanno propendere per un ritocco del costo del denaro di 50 punti base sia negli States, sia in Europa, livello inferiore ai 75 punti alzati nelle ultime riunioni
Borse europee ingessate nell’attesa delle decisioni che questa sera la Federal Reserve e domani la Banca centrale europea prenderanno sui tassi di interesse. A Parigi il Cac cede lo 0,21% a 6.730 punti, a Francoforte il Dax arretra dello 0,26% a 14.375 punti, a Londra l’Ftse 100 perde lo 0,09% a 7.495 punti. A Milano, l’Ftse Mib chiude a -0,26%.
Gli ultimi dati macro fanno propendere per un ritocco del costo del denaro di 50 punti base sia negli States, sia in Europa, livello inferiore ai 75 punti alzati nelle ultime riunioni.
I listini europei oggi hanno segnato il passo, dopo la corsa di ieri innescata dal dato americano sull’inflazione più basso delle attese. Wall Street, invece, procede in rialzo.
Lo spread è risalito a 192,2 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni al 3,85% (dal 3,78%).
A Milano i titoli hanno registrato variazioni un andamento volatile, risentendo anche dell’approssimarsi della fine dell’anno. Così dopo la buona performance della vigilia, hanno perso quota le St (-1,3%) e le azioni delle banche. Si sono invece messe in evidenza le Diasorin (+2%). Sono la lente le utilities, in vista di una battaglia legale con l’Antitrust che ieri ha aperto un’istruttoria sui principali gruppi del settore a causa della revisioni dei prezzi delle bollette.
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,0658 dollari (ieri in chiusura a 1,0653 dollari) e 143,67 yen (143,81), mentre il dollaro/yen è a 134,77 (134,93). Sale invece il valore del petrolio, con il Wti di gennaio che scambia a 77,4 dollari al barile (+2,6%), nonostante l’inaspettato rialzo delle scorte americane (+10,231 mln a 424,129 mln).