
All’indomani di una seduta effervescente, le Borse europee hanno un avvio più cauto
Apertura in calo per Piazza Affari. Il Ftse mib nei primi scambi registra -0,20%. In negativo anche Parigi con il Cac40 che segna -0,26%, il Dax di Francoforte che segna -0,31 e il Ftse mib di Londra che registra -0,20%. Tokyo ha chiuso le contrattazioni con un rialzo dello 0,75%.
All’indomani di una seduta effervescente, con i mercati che hanno brindato al rallentamento della corsa dell’inflazione americana e alla speranza che la Federal Reserve sia meno aggressiva sui tassi, le Borse europee hanno un avvio più cauto, in attesa delle decisioni della Banca centrale americana in calendario per oggi.
Gli analisti ritengono che, proprio alla luce dell’aumento dei prezzi inferiore alle stime, la Fed alzerà i tassi di 50 punti base, non 75 come ipotizzato in precedenza e come fatto nelle ultime quattro riunioni (in totale nel 2022 gli aumenti dei tassi sono stati sei, all’attuale range tra il 3,75% e il 4%, il livello più alto dal 2008).
Del resto, era stato proprio il presidente Jerome Powell a dire che prima o poi sarebbe stato “appropriato” ridurre gli aumenti, se l’inflazione avesse rallentato il passo. Grande attenzione dunque anche per le sue parole, così come per l’aggiornamento sulle stime economiche per l’anno prossimo e i successivi.
Avvio stabile per lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi. Il differenziale si attesta a 188 punti, sullo stesso valore della chiusura di ieri. La frenata superiore alle attese dell’inflazione Usa a novembre ha avuto effetti positivi sui rendimenti: quello dei Buoni italiani è sceso al 3,77%
Sul fronte energetico, il petrolio rallenta la corsa dopo l’incremento a sorpresa delle scorte americane (i future del Wti gennaio calano dello 0,2% a 75,3 dollari al barile, quelli del Brent febbraio dello 0,1% a 80,62 dollari). In leggero calo nella prima parte degli scambi anche i prezzi del gas (-1,8% a 135 euro al megawattora).
Infine, sul valutario l’euro resta sopra gli 1,06 sul biglietto verde, soglia riguadagnata alla vigilia dopo il dato sull’inflazione americana, e vale 1,062 dollari. Il cambio euro/yen è a 143,91, mentre quello dollaro/yen a 135,505.
Anche oggi raffica di dati macro, dalla Produzione industriale in Giappone all’inflazione inglese e spagnola, passando per la Produzione industriale in Eurozona. Al di là dell’oceano, Prezzi import, export e Scorte di petrolio.