
In Italia il dato non destagionalizzato segna 2% di posti vacanti nel terzo trimestre contro il 2,3% nel secondo e 1,9% un anno prima
Nel terzo trimestre il tasso di posti di lavoro disponibili nell’area euro è risultato a quota 3,1% in calo rispetto al 3,2% nel secondo; rispetto al terzo trimestre 2021 (2,6%) è risultato in rialzo. Nella Ue 2,9% dopo 3% nel secondo trimestre, in rialzo rispetto a un anno prima (2,4%). Lo indica Eurostat.
Nell’area dell’euro, il tasso di posti di lavoro vacanti nel terzo trimestre del 2022 è stato del 2,8% nell’industria e nelle costruzioni e del 3,5% nei servizi.
Nella Ue il tasso era del 2,6% nell’industria e nelle costruzioni e del 3,2% nei servizi. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati comparabili, i più alti tassi di posti di lavoro vacanti nel terzo trimestre del 2022 sono stati registrati in Austria (5,0%), Belgio e Olanda (4,9% in entrambi). Al contrario, i tassi più bassi sono stati osservati in Bulgaria (0,8%), Spagna e Romania (0,9% in entrambe).
Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il tasso di posti di lavoro vacanti è aumentato in diciassette Stati membri, è rimasto stabile in Bulgaria e in Irlanda ed è diminuito in sette Stati membri.
Gli aumenti maggiori sono stati osservati in Austria (+1,2 punti percentuali), Germania (+1,0 punti percentuali), Paesi Bassi (+0,7 punti percentuali) e Lussemburgo (+0,6 punti percentuali). Le diminuzioni maggiori sono state registrate in Cechia (0,6 punti percentuali), Croazia e Finlandia (entrambi -0,3 punti percentuali).
In Italia il dato non destagionalizzato segna 2% di posti vacanti nel terzo trimestre contro il 2,3% nel secondo e 1,9% un anno prima.