Il cimelio sarà battuto domani all’incanto e porta con sé l’orgoglio italiano del premio oscar Carlo Rambaldi
Molto più che un semplice cimelio per cinefili, l’animatronic originale di E.T è un vero e proprio simbolo nell’immaginario comune. Oggi lo “scheletro” dell’extraterrestre più amato di sempre è in vendita e sarà battuto all’asta partendo da una base di 500mila dollari. Una cifra destinata a crescere, viste le offerte già accumulate. Secondo la casa d’aste Julien’s Auctions domani ET potrebbe essere venduto per una cifra compresa fra i due e i quattro milioni.
«Questo modello è veramente un’opera d’arte e un capolavoro di ingegneria – spiega il direttore della casa d’aste Jason DeBord. – Nulla di simile sarà più creato per un grande film, poiché non è più pratico in un’epoca di effetti generati al computer».
L’alieno di Steven Spielberg entra nei cuori delle persone nel 1982, quando esce nelle sale cinematografiche lasciando tutti a bocca aperta. Il motivo del suo successo, oltre che iconico, è anche tecnologico, e deriva da 85 punti di movimento completamente meccanizzati. Una costruzione sofisticata “tra cui naso, occhi, palpebre e bocca (per le espressioni facciali), movimento del collo (comprese estensione e retrazione), braccia, mani, dita, rotazioni del torace e dell’addome“.
L’animatronic in duralluminio venne costruito grazie al duro lavoro di 12 animatori professionisti e all’epoca costò alle tasche dei produttori 1,5 milioni di dollari.
La paternità del cimelio è anche un orgoglio italiano grazie alla firma di Carlo Rambaldi, scomparso nel 2010, che grazie alla sua creazione ottenne nel 1983 il suo secondo premio Oscar ai migliori effetti speciali (tre anni prima si era aggiudicato il primo premio per Alien).