
Anche se l’obiettivo, per il governatore Villeroy, rimane non provocare una recessione
Dopo il rialzo dei tassi da parte della Bce, la Banca di Francia si dice “pronta ad andare oltre per combattere l’inflazione”, anche se l’obiettivo rimane quello di “non provocare una recessione”. Lo ha dichiarato il governatore della Banque de France François Villeroy de Galhau in un’intervista al Journal du Dimanche.
«Abbiamo agito rapidamente e con forza dalla primavera, quando abbiamo visto che l’inflazione energetica importata si stava diffondendo al resto dell’economia – ha dichiarato Villeroy – I nostri tassi di interesse sono quindi già stati alzati quattro volte di seguito, da -0,5% al 2%. E siamo pronti a spingerci oltre per sconfiggere l’inflazione, anche se il nostro obiettivo è ovviamente quello di non provocare una recessione perché una politica monetaria anti-inflazionistica produca i suoi effetti ci vogliono dai 18 mesi ai due anni».
Villeroy è, quindi, vicino alla posizioni della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, che ha sottolineato la stretta sulla politica monetaria non è finita.
Secondo il governatore della Banca di Francia, inoltre, “un’inflazione sotto controllo aiuterà a ripristinare la fiducia. Permetterà inoltre di riprendere la crescita del potere d’acquisto delle famiglie, che tra il 2015 e il 2021 è cresciuto in media dell’8%”. La Banca di Francia stima che, dopo un picco nella prima metà del prossimo anno l’aumento dei prezzi calerà al 4% entro la fine del 2023, per poi tornare al 2% entro la fine del 2024-25.