
Nella settimana pre-natalizia, ci si attende una lieve ripresa dei mercati, dopo le giornate “nere” causate dalla stangata di Bce, Boe e Fed
Partenza positiva per le Borse europee in avvio di seduta, con il Cac 40 di Parigi che guadagna lo 0,41% a 6.479,57 punti, il Dax 30 di Francoforte lo 0,32% a 13.937,11 punti e il Ftse 100 di Londra lo 0,22% a 7.346,90 punti. Avvio positivo anche per l’Ibex 35 di Madrid, che segna +0,15% a 8.124,29 punti. Infine, a Milano il primo indice Ftse Mib guadagna lo 0,32% a 23.764 punti.
Avvio in lieve rialzo, quindi, per le Borse europee, dopo il calo registrato la scorsa settimana. Settimana in cui le banche centrali americana ed europea hanno annunciato un rialzo dei tassi di 50 punti base e i due presidenti hanno usato toni da “falco”, indicando che la politica monetaria rimarrà ancora restrittiva per un periodo prolungato di tempo.
Sono deboli le Borse asiatiche e Tokyo ha perso l’1%. Gli investitori guardano con preoccupazione al rialzo dei contagi da Covid in Cina e all’introduzione di nuove misure: a Shaghai, ad esempio, sono state chiuse le scuole.
Avvio in rialzo a 211 punti punti base per lo Spread tra Btp e Bund tedesco (+1,84% rispetto al dato di chiusura di venerdì), con il rendimento del decennale italiano al 4,27% sul mercato secondario.
Sul fronte dei cambi, l’euro è abbastanza stabile: vale 1,0632 dollari (venerdì in chiusura 1,0615). Passa inoltre di mano a 144,62 yen (145), mentre il rapporto dollaro/yen è a 135,98 (136,66). Sale il prezzo del petrolio: il future gennaio sul Wti registra un progresso dello 0,66%, attestandosi a 74,78 dollari al barile. Infine perde quota il valore del gas: il contratto di gennaio perde l’1,2%, attestandosi a 114 euro per megawattora.
A Piazza Affari l’attenzione potrebbe rimanere ancora su Unicredit e Azimut, dopo la partnership commerciale siglata dai due gruppi nel settore del risparmio gestito. Potrebbero registrare variazioni Banco Bpm e Leonardo, dopo che la Procura ha rinviato a giudizio gli ex manager di Banca Mps, tra i quali Massimo Tononi, pra presidente dell’istituto milanese, e Alessandro Profumo, ad di Leonardo.
Sul fronte macro, scarno questa settimana pre nataliazia, si parte oggi con il dato principale della settimana ovvero l’indice Ifo, sulla fiducia degli imprenditori tedeschi, da cui dovrebbe arrivare un’accelerazione, nonostante le proiezioni future sull’economia tedesca siano tutt’altro che positive (la Bundesbank si aspetta una contrazione dell’economia fino a metà 2023, con recupero graduale nella seconda parte dell’anno).