
Tra gli investitori sembra in risalita l’appetito per il rischio, complice l’ulteriore discesa del prezzo del gas naturale sotto i 100 euro per megawattora
Apertura positiva per le Borse europee, ad eccezione della sola Francoforte. A Milano, l’indice Ftse Mib avvia le contrattazioni a 23.824 punti (+0,45%). A seguire Parigi (+0,31%) e Londra (+0,15%). Francoforte, unica in controtendenza, cede lo 0,42%.
Le Borse europee aprono quindi la giornata quasi tutte in territorio positivo dopo che ieri l’S&P500 di Wall Street è riuscito a interrompere la serie negativa che durava da quattro sedute chiudendo sopra la parità.
Tra gli investitori sembra in risalita l’appetito per il rischio, complice l’ulteriore discesa del prezzo del gas naturale sotto i 100 euro per megawattora, mentre si avvicina la fine di uno degli anni peggiori dell’ultimo decennio per i mercati azionari.
Situazione in chiaroscuro in Asia, dove il Nikkei giapponese ha perso terreno, mentre la Borsa australiana ha messo a segno un buon progresso e i listini cinesi oscillano attorno alla parità.
Lo yen resta forte, pur limando parte del balzo di ieri, dopo che la Bank of Japan ha deciso di lasciare che i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni salgano fino allo 0,5% dal precedente limite dello 0,25%. Mossa che secondo molti osservatori prelude alla fine dell’attuale politica monetaria ultra accomodante.
La divisa giapponese incrocia il dollaro a 131,98 (da 131,25 alla vigilia) e l’euro a 140,21 (da 139,49).
Lo Spread è a 216 punti. Il differenziale tra Btp e Bund segna una variazione dello 0,05%. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 4,45%.
Poco mosso il prezzo del petrolio, con l future febbraio sul Wti a 76,17 dollari al barile (-0,08%) e l’analoga consegna sul Brent a 80,17 dollari (+0,23%). Scende sotto i 100 euro per megawattora, infine, il prezzo del gas naturale ad Asmterdam: il future gennaio perde il 6,3% a 99 euro, riportandosi vicino ai livelli di metà giugno.
Infine, tra i dati macroeconomici in calendario, spiccano la fiducia dei consumatori in Germania e soprattutto negli Stati Uniti.