Il calo delle azioni di Tesla segna una brusca inversione di tendenza per l’azienda automobilistica di maggior valore al mondo. E le spiegazioni del ceo non convincono
Tesla è sulla buona strada per la sua peggiore performance azionaria annuale di sempre, mentre il fondatore Elon Musk si concentra su Twitter e gli investitori sono alle prese con un calo della domanda di auto elettriche in un contesto di tassi d’interesse piu’ elevati.
Il calo delle azioni di Tesla segna una brusca inversione di tendenza per l’azienda automobilistica di maggior valore al mondo. Il produttore di veicoli elettrici era stato uno dei maggiori vincitori dell’industria automobilistica durante i primi anni 2020, un periodo afflitto da carenza di chip, catene di approvvigionamento globali in crisi e chiusure legate al Covid.
La società ha perso circa il 70% del suo valore da quando il titolo ha raggiunto il massimo storico nel novembre 2021, registrando un andamento peggiore di quello del mercato. L’incertezza economica globale si sta aggravando e i consumatori hanno una gamma crescente di altri veicoli elettrici tra cui scegliere, cosa che preoccupa Wall Street visto che Tesla potrebbe dover sacrificare l’alto livello di redditività per mantenere il suo ritmo di crescita.
Tesla è entrata nel 2022 con una posizione di forza dovuta ai risultati migliori del previsto durante la pandemia e agli elevati prezzi dei veicoli. La società ha messo a segno più di una dozzina di trimestri redditizi consecutivi, tanto da permettersi un “cuscinetto” da 20 miliardi di dollari circa.
Ma quest’anno Wall Street ha abbassato le aspettative di crescita per Tesla dopo la prolungata chiusura per Covid del suo più grande impianto di assemblaggio dell’azienda, situato a Shanghai. Ora l’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza economica globale hanno alimentato la preoccupazione che la domanda di nuovi veicoli possa indebolirsi.
Inoltre, all’inizio di quest’anno molti clienti hanno dovuto aspettare anche mesi per diversi modelli Tesla. Negli scorsi mesi la società ha tagliato i prezzi in Cina, mentre negli States ha offerto agli acquirenti di alcuni modelli un credito di 7.500 dollari e 10.000 miglia di ricarica rapida gratuita in cambio di un acquisto a dicembre.
La concorrenza di case come Ford Motor e Rivian Automotive è sempre più agguerrita. In questo contesto complesso e incerto, la mossa di Elon Musk è stata quella di vendere oltre 39 miliardi di dollari di azioni Tesla da quando la sua capitalizzazione di mercato ha raggiunto il picco. E di motivare la scelta con il suo nuovo coinvolgimento con Twitter.
Il miliardario ha acquistato la società di social media a ottobre con un accordo del valore di 44 miliardi di dollari – e Twitter ne ha persi 13 in tribunale per cercare di annullarlo – assicurando gli investitori di Tesla che non avrebbe più venduto azioni della casa automobilistica per i prossimi due anni.
Musk ha detto che nel 2023 l’economia affronterà una “grave recessione” e la domanda di beni di lusso sarà più bassa. Le sue parole però non hanno placato l’ira e la frustrazione degli investitori, che gli rinfacciano la distrazione con Twitter e le risorse investite. E anche il mercato sembra dar loro ragione.