La volatilità resta elevata consigliando prudenza agli investitori. Resta indietro Milano, sul chi vive in attesa del via libera alle Legge di Bilancio
A Milano l’indice principale Ftse Mib ha ceduto lo 0,09% a 23.855,86 punti. In rialzo invece Parigi (+0,7%) e Francoforte (+0,4%), poco mossa Londra (+0,05%).
L’Europa apre col piede giusto l’ultima settimana del 2022, anche se la volatilità resta elevata consigliando prudenza agli investitori. Resta indietro Milano, sul chi vive in attesa del via libera alle Legge di Bilancio.
I listini azionari globali si avviano in ogni caso a chiudere quello che potrebbe essere il peggior anno dal 2008, quando la crisi finanziaria innescata dai mutui subprime aveva azzoppato gli indici.
Tra i principali titoli milanesi, Moncler ha guadagnato il 3,01% approfittando dello stop alle quarantene obbligatorie per i viaggiatori in arrivo in Cina dall’8 gennaio del prossimo anno. Bene anche Saipem (+2,39%), Azimut (+1,3%) e Cnh Industrial (+1,52%), mentre hanno perso terreno Stmicroelectronics (-1,13%), Recordati (-1,25%) ed Erg (-2,22%).
Al di fuori del paniere principale, la Juventus ha guadagnato il 2,03% nel giorno in cui l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2021-2022 chiuso con una perdita di 238 milioni.
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,0651 dollari da 1,0622 venerdì in chiusura. In discesa lo yen, indicato a 142,09 per un euro (da 141,01) e 133,41 per un dollaro (132,77). Va su il prezzo del petrolio: il Wti, contratto di febbraio, è scambiato a 80,37 dollari (+1,02%) e l’analoga consegna sul Brent sale dell’1,08% a 84,83 dollari. Scende sotto gli 80 euro per megawattora per la prima volta dal 22 febbraio il prezzo del gas naturale ad Amsterdam: -3,7% a 79,9 euro.