
Clima incerto sui mercati azionari mondiali, che cercano, finora invano, spunti per chiudere in recupero quello che si avvia a essere l’anno peggiore dal 2008
Apertura tiepida per le Borse europee: a Milano l’indice Ftse Mib avvia gli scambi a 23.877 punti (+0,09%), affiancato a Francoforte che avanza dello 0,07%. Parigi, poco più decisa, guadagna lo 0,17%. Londra parte invece con l’acceleratore schiacciato, raggiungendo quota +0,69%.
Clima incerto sui mercati azionari mondiali, che cercano, finora invano, spunti per chiudere in recupero quello che si avvia a essere l’anno peggiore dal 2008.
L’azionario globale ha perso dal primo gennaio circa un quinto del suo valore (-20%), mentre i bond sono scesi del 16%. Sul valutario il dollaro ha guadagnato il 7% sostenuto dalla stretta Fed, mentre il rendimento dei Treasury decennali è balzato oltre il 3,8% dall’1,5% della fine del 2021.
Tornando alla seduta odierna, le Borse asiatiche hanno continuato a perdere terreno con l’eccezione di Hong Kong, in rialzo di oltre l’1% alla ripresa delle contrattazioni dopo le festività grazie alla prospettiva dell’allentamento delle politiche anti Covid.
Sul fronte dei cambi, le vendite sui bond in Australia e Nuova Zelanda hanno spinto la Bank of Japan ad annunciare nuovi acquisti straordinari di titoli di debito per limitare la corsa dei rendimenti. Una mossa da “colomba” che penalizza lo yen: la divisa nipponica perde quota a 142,62 per un euro da 142,09 ieri in chiusura e 133,83 per un dollaro (133,41). Un euro vale anche 1,0654 dollari da 1,0651 ieri.
Apertura in rialzo per il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi a 209,7 punti, contro i 209 della chiusura precedente. Invariato il rendimento annuo italiano al 4,6%, mentre quello tedesco cede 1 punto al 2,5%.
Frena il prezzo del petrolio: il future febbraio sul Wti cede lo 0,55% a 79,09 dollari al barile e l’analoga consegna sul Brent scivola dello 0,7% a 83,74 dollari. Poco mosso il prezzo del gas naturale, che ad Amsterdam è in calo di un frazionale 0,06% appena sotto quota 80 euro per megawattora, a 79,99.
Infine, per quanto riguarda le macro, pubblicati i dati sulla Produzione industriale in Giappone in attesa di passare direttamente oltreoceano con Richieste mutui, Vendita case in corso e indice Fed di Richmond.