
È ok anche su nodo migranti, i risultati della discussione
È in corso dalle 18 di questa sera la riunione del Consiglio dei Ministri in vista del voto di domani mattina alle 9 sulla Legge di Bilancio, su cui l’esecutivo ha posto la fiducia.
All’ordine del giorno una “informativa del ministro delle Imprese e del Made in Italy sull’accordo di rafforzamento patrimoniale produttivo di Acciaierie d’Italia”, un decreto legge relativo a “misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale” “un decreto legge relativo a disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori e la semplificazione procedimentale in materia di immigrazione”; oltre a “leggi regionali” e “varie ed eventuali”. Lo rende noto la presidenza del Consiglio.
È stato dato in questa sede l’ok per il dl concernente gli impianti di interesse strategico (il cosidetto Dl Ilva). Secondo quanto scritto nel testo approvato in CdM e illustrato dal ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso l’intesa sullo stabilimento tarantino prevede l’impegno dei soci per il rilancio del sito produttivo e conseguenti garanzie occupazionali, fissando dei target di produzione superiori a quelli conseguiti da ADI nell’ultimo biennio; riconversione industriale per un impianto green e risanamento ambientale con il completamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale nei tempi previsti; investimenti legati allo sviluppo industriale e al Polo di Taranto, come l’attivazione dei campi eolici “floating”, iniziative di economia circolare tramite il recupero dei sottoprodotti (cementificio), attivazione di impianti di desalinizzazione tramite il recupero delle acque dolci dei fiumi Tara e Sinni, lo sviluppo del porto tramite impianto di degassificazione FSRU galleggiante.
Il prossimo incontro con sindacati, parti sociali ed altri (i rappresentanti degli Enti locali, azionisti pubblici e privati) sul futuro delle acciaierie è in programma per il 19 gennaio al Mimit.
Il dl, che si snoda in 10 articoli, prevede che i 680 milioni, già stanziati, possano essere utilizzati fin d’ora quale finanziamento soci convertibile in futuro aumento di capitale. Ad essi si sommano il miliardo stanziato dal dl Aiuti bis e le risorse previste per il DRI e il Just transition fund.Il testo prevede inoltre modifiche alla normativa per la attivazione delle procedure per l’amministrazione straordinaria in caso di insolvenza della società, e contiene anche norme processuali penali per assicurare la continuità produttiva delle imprese di interesse strategico nazionale intervenendo sulla disciplina dei sequestri e su quella in materia di responsabilità penale per tutti gli stabilimenti di interesse nazionale.