La reazione della Cina: diffamati per motivi politici”
Il direttore generale dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha definito “comprensibili” le misure adottate da alcuni Paesi per i viaggiatori che arrivano dalla Cina, alle prese con una nuova ondata di Covid.
L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) è stata chiara: “il Covid non è finito”. A lanciare il monito il direttore regionale per l’Europa Hans Kluge.
Secondo Kluge i Paesi europei “dovrebbero mantenere le capacità di test e sorveglianza, inclusa la capacità di rilevare nuove varianti, assicurarsi che chi ne ha diritto sia completamente vaccinato, evidenziare misure per ridurre la diffusione, soprattutto tra i più vulnerabili”.
Le questioni come il Covid, secondo il direttore di Oms Europa “richiedono una collaborazione globale che porti a soluzioni globali. Tutti i Paesi devono condividere informazioni cruciali su Covid, incluso il sequenziamento genomico delle varianti e dei sottolignaggi del virus”, esorta il direttore di Oms Europa, convinto che “la trasparenza genera fiducia. Vivere con Covid è la nostra realtà globale a lungo termine. Il virus continuerà a cambiare con nuove varianti possibili. Possiamo salvaguardare noi stessi e coloro che ci circondano attraverso misure di igiene personale e di protezione ragionevoli, inclusa la vaccinazione, in particolare per i vulnerabili. I vaccini rimangono la migliore protezione contro le malattie gravi”.
Al momento ci sono cinque passeggeri positivi al Covid su 49 sul primo volo arrivato a Fiumicino dalla Cina. «Si sono concluse le operazioni di screening sul primo volo arrivato a Fiumicino dalla Cina: su 49 passeggeri, risultano cinque casi di positività. Ora i tamponi molecolari verranno sequenziati per valutare le varianti, però è una situazione che riteniamo normale. Siamo intorno al 10% di positivi» ha dichiarato l’assessore della Regione Lazio Alessio D’Amato.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin si è scagliato contro i Governi stranieri che hanno criticato l’approccio di Pechino alla nuova ondata di Covid che sta investendo il Paese. Disappunto soprattutto sulle nuove restrizioni imposte ai viaggiatori cinesi in alcuni Paesi stranieri, tra cui l’Italia.
«Questo tipo di retorica è guidata da preconcetti, è volta a diffamare la Cina e ha motivazioni politiche – ha dichiarato Wang durante un briefing quotidiano del ministero – Abbiamo sempre creduto che per tutti i Paesi le misure di risposta al Covid debbano essere basate sulla scienza e proporzionate, e che si applichino in egual misura alle persone di tutti i Paesi senza pregiudicare i normali spostamenti e gli scambi e la cooperazione tra le persone. Ci auguriamo che i Paesi seguano un approccio di risposta basato sulla scienza e lavorino insieme per garantire la sicurezza dei viaggi transfrontalieri, (per) mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento globali e contribuire alla solidarietà globale contro il Covid e alla ripresa economica mondiale».