Arera spiega che il calo è dovuto alla contrazione delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici
Scende il prezzo della bolletta dell’elettricità. Il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela, infatti, è calerà del 19,5% nel primo trimestre del 2023. Lo ha riferito Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Il calo è dovuto alla riduzione delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici.
Secondo Arera “le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse al ribasso” a causa del “livello degli stoccaggi europei di gas che si attesta a fine anno sopra l’80% della capacità disponibile e dei prezzi a termine che indicano condizioni meno tese nel primo trimestre del 2023 rispetto alle aspettative di inizio ottobre 2022 e ai prezzi formatisi nel mese di dicembre”.
Già nel quarto trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) era in diminuzione del 48% circa rispetto al terzo trimestre: 246 euro al megawattora. L’Arera anche per il primo trimestre 2023 ha azzerato gli oneri generali di sistema per il settore elettrico a tutti i clienti domestici e ai non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e per il gas alla generalità degli utenti, in base a quanto previsto dalla manovra.
I cosiddetti “oneri nucleari” dal 2023 saranno sostenuti direttamente dal Bilancio dello Stato e non saranno più presenti in bolletta. È stata inoltre confermata l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a cinquemila smc/anno. Ridotta al 5% l’Iva sul gas.