
Si tratta della risposta più significativa di una società del settore petrolifero contro la tassa
ExxonMobil ha fatto causa all’Unione europea per fermare la tassa sugli extraprofitti dei colossi petroliferi. La major statunitense, scrive il Financial Times, afferma che “la Commissione e il Parlamento europeo sono andati oltre i loro poteri legali”.
Si tratta della risposta più significativa di una società del settore petrolifero contro la tassa, dopo che l’Ue ha deciso di colpire gli extraprofitti generati dall’aumento dei prezzi energetici dovuto all’invasione russa dell’Ucraina.
La Ue vorrebbe ricavare 25 miliardi di dollari, che servirebbero “a contribuire al calo del costo delle bollette energetiche” per i consumatori. L’entrata in vigore della nuova tassa è prevista per il 31 dicembre e consisterebbe in un’aliquota di almeno il 33% su ogni profitto tassabile nel 2022-23 che sia del 20% superiore alla media dei profitti tra il 2018 e il 2021.
Exxon, uno dei maggiori fornitori di petrolio in Europa, potrebbe pagare una tassa sugli extraprofitti di 2 miliardi di dollari. Nel terzo trimestre, la società ha generato profitti globali record di quasi 20 miliardi di dollari. Ieri, il titolo di Exxon ha ceduto sul Nyse l’1,5%.