
L’istituto centrale ha decretato un rialzo di 50 punti base per contrastare l’inflazione, a novembre attestata su un tasso annuale del 5,3%
La Banca centrale israeliana ha decretato oggi il settimo rialzo consecutivo dei tassi, che fanno un balzo di 50 punti base dal 3,25% al 3,75%. La misura porta il costo del denaro ai suoi massimi degli ultimi 14 anni.
L’istituto centrale, così come i suoi omologhi negli altri Paesi, sta sfruttando il rialzo dei tassi per combattere l’inflazione il cui tasso annuale a novembre è cresciuto al 5,3% rispetto al 5,1% di ottobre. Cifre ben distanti dagli obiettivi annuali del Governo israeliano contenuti fra l’1 e il 3% che comunque mantengono il Paese in una situazione più controllata rispetto a quanto accade in altre Nazioni.
Lo conferma lo statement dell’istituto centrale di Tel Aviv secondo cui “l’economia israeliana sta registrando una forte attività economica, accompagnata da un mercato del lavoro teso e da un aumento del contesto inflazionistico“.
«Il comitato pertanto – si legge ancora nella nota – ha deciso di proseguire il processo di aumento del tasso di interesse. Il ritmo dell’aumento del tasso di interesse sarà determinato in base ai dati di attività e all’andamento dell’inflazione, al fine di continuare a sostenere il raggiungimento degli obiettivi politici».