
Pesano soprattutto le spese alimentari e quelle per la mobilità
2.435 euro: a tanto ammonta la stangata che, secondo le stime del Codacons, si abbatterà sulle famiglie italiane nel 2023 a causa dei rincari di prezzi e tariffe. Una cifra spropositata se si considera che non vengono tenuti in conto eventuali aumenti di bollette energetiche, il cui andamento dipenderà da troppe variabile politiche e non solo.
Anche senza voler quantificare i rincari futuri dell’energia, la crisi che ha investito il mercato nell’ultimo anno continuerà a far valere i suoi effetti sui listini anche nel 2023. Da un lato quindi i prodotti alimentari si manterranno su prezzi elevati, dall’altro anche voci come assicurazioni e servizi telefonici invertiranno il trend seguito finora aumentando i propri costi.
A tutto ciò si devono poi sommare i rincari per gli automobilisti (dalla benzina ai pedaggi autostradali) e quelli connessi al rialzo dei tassi con conseguente aumento del costo dei mutui.
Gli alimentari, i consumi primari delle famiglie, subiranno una lieve flessione dei prezzi, pur mantenendosi su livelli elevatissimi: a parità di consumi secondo il Codacons si accumulerà un aggravio di spesa di 507 euro a famiglia. Gli aumenti per le spese di mobilità sono stimati sui 490 euro in media mentre dovrebbero essere più contenuti gli aumenti di servizi ricettivi e di ristorazione (+76 euro).