
Confcommercio stima un giro d’affari di 4,7 miliardi di euro
Sono la Basilicata e la Sicilia ad aprire oggi le danze dei saldi invernali 2023. Domani toccherà alla Valle d’Aosta, mentre tutte le altre Regioni italiane dovranno attendere giovedì 5 gennaio. Si tratta di una fase commerciale cui gli operatori guardano con grande fiducia, con Confcommercio che stima un giro d’affari pari a 4,7 miliardi di euro, prevedendo l’adesione allo shopping scontato di 15,4 milioni di famiglie con una spesa media di 133 euro a testa.
«Saranno veramente tanti e ottimi gli affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città – assicura il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni. – Maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, stimiamo una crescita dei saldi di oltre il 10%» aggiunge Felloni, che parla comunque di una crescita più legata alla liquidità che ai guadagni.
Nei giorni scorsi Confesercenti aveva sollevato alcune polemiche relative al caos normativo che aleggia sul mondo dei saldi, invocando nuove regole. È meno ottimista anche il Codacons che parla di saldi “all’insegna dell’incertezza per le famiglie“, accusando principalmente l’inflazione alle stelle e il caro-bollette che hanno fortemente compromesso il potere d’acquisto dei consumatori.
Coldiretti ricorda invece come i saldi invernali aprano le porte anche agli sconti stagionali relativi ai prodotti natalizi, con l’opportunità di “risparmiare anche sulla tavola” con sconti su torroni, pandori e panettoni che possono sfiorare il 70%. Senza dimenticare di controllare la data di scadenza dei prodotti.