
Attesi per la prossima settimana i risultati dei controlli della GdF ordinati direttamente da Giorgetti
L’attenzione sulle colonnine di rifornimento delle pompe di benzina è altissima. Dopo le denunce dei giorni scorsi guidate dal Codacons che ha presentato esposti presso le Procure della Repubblica e le Fiamme Gialle, imputando il rincaro del carburante a una turbativa speculativa del mercato, prende la parola anche il Mef.
Alcune fonti del Ministero confermano alla stampa che il ministro Giancarlo Giorgetti già nei giorni scorsi ha dato mandato alla Guardia di Finanza di vigilare sulla situazione. La prossima settimana saranno resi noti i risultati dei controlli effettuati per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti.
Sospetti filtrano anche dalle parole del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, a margine di un incontro con i sindaci del Lago di Como, dichiara apertamente: «sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c’è della speculazione in corso sulla benzina, ed è bene che la Finanza faccia dei controlli».
«Non ci possono essere – aggiunge Salvini – distributori che vendono la benzina a 1,70 e altri a 2,40. Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di Governo».
Assicura vigilanza anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «ho già chiesto nelle scorse settimane a Mister Prezzi un costante monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza per realizzare un modello di controllo più efficiente e evidenziare subito ogni anomalia e ogni tentativo di speculazione, come sembra siano emersi in alcuni casi eclatanti e non giustificabili in questi giorni» ha dichiarato il ministro, annunciando anche per la prossima settimana incontri con “associazioni dei consumatori per confrontarci sugli strumenti più idonei“.