
Nei primi minuti di scambi Piazza Affari registra -0,39% a 25.287 punti, Francoforte cede lo 0,33%, Londra lo 0,38% e Parigi scambia a -0,42%
Le principali Borse europee aprono la seduta in calo dopo un vivace inizio di settimana che ha allungato il rally del primo scorcio di 2023 (+7,2% l’Eurostoxx).
Nei primi minuti di scambi Piazza Affari registra -0,39% a 25.287 punti, Francoforte cede lo 0,33%, Londra lo 0,38% e Parigi scambia a -0,42%. Sulla piazza asiatica, a Tokyo il Nikkei 225 chiude le contrattazioni a +0,78% a 26.175 punti.
Tuttavia, il dietrofront di Wall Street, che ieri ha frenato nella seconda parte di seduta, sta favorendo la cautela degli investitori dopo che alcuni rappresentanti della Federal Reserve (la presidente della Fed di San Francisco Mary Daly e il presidente della Fed di Atlanta Raphale Bostic, entrambi non votanti al Fomc) hanno dichiarato di attendersi tassi Usa sopra il 5% nei prossimi mesi prima di una pausa da parte della banca centrale.
Attesa per un intervento pubblico del presidente della Fed Jerome Powell che potrebbe fare chiarezza sulle prospettive dei tassi della Fed.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi apre a 196 punti, poco mosso rispetto ai 195 della chiusura di ieri. Il tasso del decennale è al 4,22%.
Sul mercato dell’energia il prezzo del petrolio scende leggermente portando il Brent marzo a 79,3 dollari al barile e il Wti febbraio a 74,3 dollari al barile. Gas in calo dell’1% a 73,5 euro al megawattora ad Amsterdam. L’euro si mantiene sopra quota 1,075 dollari ai massimi da sette mesi.
Il comparto dei semiconduttori sarà ancora sotto i riflettori dopo i dati delle vendite di dicembre del colosso taiwanese Tsmc che ha registrato un calo del 13,5% nei ricavi a 192,5 mld di dollari di Taiwan rispetto al mese precedente chiudendo il 2022 con +42,6%: le indicazioni sul IV trimestre sono inferiori alle stime degli analisti. A Milano resta il focus sul riassetto Tim.
Tra i dati macroeconomici attesi, dal Giappone i consumi delle famiglie a novembre e la produzione industriale a novembre in Francia e Spagna.