
La stampa nazionale e il premier Plenkovi? accusano i commercianti di aver approfittato del passaggio per alzare i prezzi di beni alimentari e servizi in modo spropositato
L’ingresso della Croazia nell’Eurozona con la conseguente adozione della moneta unica è stato accolto con largo favore da Zagabria che però, adesso, deve fare i conti con un’impennata dei prezzi preoccupante, specialmente per quanto riguarda prodotti alimentari e servizi. Il Governo ha annunciato dei provvedimenti per i prossimi giorni e punta il dito senza mezzi termini verso la speculazione interna.
Lo stesso primo ministro Andrej Plenkovi? ha parlato di interventi statali nel caso in cui entro venerdì la situazione non dovesse normalizzarsi, accusando “una parte dei commercianti e imprenditori di approfittare della transizione dalle kune croate all’euro con questo comportamento irresponsabile“.
Nella maggior parte dei casi infatti si sono riscontrati aumenti che vanno ben oltre i normali arrotondamenti nella logica della conversione, con rincari che vanno dal 5 al 20% rispetto ai prezzi del 31 dicembre. Pane e burro in molti casi sfiorano rincari del 30%. Anche la stampa nazionale punta il dito contro commercianti, ristoratori e alcune catene di supermercati, accusati di aver approfittato del cambio valuta.
Fra gli interventi paventati dal Governo ci sono l’aumento di tasse e imposte mirati, l’abolizione di sussidi per gas ed energia o il congelamento dei prezzi per un listino di articoli, da riportare ai livelli di dicembre.