
Gli investitori attendono nuove indicazioni sull’inflazione (il dato americano è in calendario domani) e sulle scelte delle banche centrali
All’indomani di una seduta incolore, le Borse europee cercano di imboccare nuovamente la via dei rialzi di inizio anno: nei primi scambi a Francoforte il Dax avanza dello 0,24% a 14.810,45 punti, a Londra l’Ftse 100 guadagna lo 0,09% a 7.701,71 punti, a Parigi il Cac 40 sale dello 0,16% a 6.880,33 punti e a Madrid l’Ibex-35 dello 0,04% a 8.716,09 punti. A Milano l’Ftse Mib segna +0,20% a 25.415,16 punti.
Gli investitori attendono nuove indicazioni sull’inflazione (il dato americano sui prezzi al consumo è in calendario domani) e sulle scelte delle banche centrali: ieri il presidente della Fed Jerome Powell ha glissato sul tema tassi, ma ha ribadito che per stabilizzare i prezzi occorrono anche decisioni difficili e impopolari da un punto di vista politico (nel 2022 la Banca centrale americana ha alzato il costo del denaro 7 volte e ha preannunciato ulteriori aumenti per quest’anno).
Intanto, apertura in calo per lo spread tra Btp e Bund a 190 punti rispetto ai 191 della chiusura di ieri. Il tasso del decennale scende al 4,167%.
Sul valutario l’euro si rafforza a 1,0755 dollari (1,069 euro ieri in chiusura) e vale 142,272 yen (da 141,35).
I future del petrolio, poco mossi a quest’ora, sono in discesa, mentre tornano a farsi largo i timori sulla domanda dopo che i dati Api sulle scorte americane, che anticipano il dato del Governo, hanno evidenziato un inatteso incremento: i contratti febbraio del Wti scendono dello 0,73% a 74,57 dollari al barile, quelli del Brent marzo dello 0,54% a 79,67 dollari.
Anche i prezzi del gas sono in aumento e restano sopra la soglia dei 70 euro al megawattora (+3% a 72,2 euro).
A Piazza Affari, dopo i primi minuti di scambi, in vetta oil con Tenaris (+1,1%) e Saipem (+1,2%).
Infine, tra i dati macroeconomici l’Istat diffonde quelli sul commercio al dettaglio a novembre.