
Gli investitori guardano a questo dato per valutare le possibili prossime mosse della Federal Reserve
Avvio positivo per le Borse nel giorno in cui sarà pubblicato il dato chiave dell’inflazione Usa. Sulla scia dei rialzi della vigilia e del buon andamento di Wall Street, il Dax sale dello 0,21%, il Ftse100 dello 0,33%, il Cac40 dello 0,41%, l’Ibex dello 0,39%. Solo Amsterdam parte cauta intorno alla parità (+0,03%).
L’inflazione Cpi Usa è attesa in rallentamento a dicembre, dall’annuale 7,1% di novembre al 6,5%. Gli investitori guardano a questo dato per valutare le possibili prossime mosse della Federal Reserve, la cui prossima riunione del comitato di politica monetaria è in calendario per il 31 gennaio e il 1 febbraio.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha riaffermato la necessità di misure impopolari per contrastare l’aumento dei prezzi, «poiché si alzano i tassi di interesse per rallentare l’economia», sottolineando l’importanza di una Fed indipendente.
Lo Spread, il differenziale tra Btp e Bund, si attesta a 186 punti base in apertura. Il rendimento del decennale italiano è al 4,03%.
Intanto, dopo il rialzo di ieri, è poco mosso il prezzo del petrolio con i future consegna Marzo sul Brent a 82,62 dollari al barile (-0,05%). Sul valutario, l’euro è stabile nei confronti del biglietto verde e vale 1,0759 dollari da 1,0754 della chiusura di ieri. Torna a salire il prezzo del gas ad Amsterdam: +7% a 70 euro al megawattora.
Sul fronte macro, oltre al dato sull’inflazione Usa, è stato pubblicato quello relativo alla Cina e si è in attesa del Bollettino economico della Bce, di cui sono già uscite anticipazioni. Dagli Usa attese anche le Richieste di sussidi di disoccupazione.