Le Borse europee hanno continuato a salire, nonostante l’andamento contrastato di Wall Street
Chiusura di seduta in rialzo per le Borse europee. Il Cac 40 di Parigi guadagna lo 0,69% a 7.023,50 punti, il Dax 30 di Francoforte segna +0,19% a 15.086,45 punti. Il Ftse 100 di Londra conquista lo 0,68% a 7.847,15 punti, bene anche l’Ibex 35 di Madrid, che guadagna lo 0,58% a 8.879,47 punti.
Le Borse europee hanno continuato a salire, nonostante l’andamento contrastato di Wall Street. I listini hanno ampliato i rialzi messi a segno da inizio anno, snobbando i segnali arrivati da Oltreoceano dove è iniziata la stagione delle trimestrali, con la pubblicazione dei conti delle principali banche.
Conti che sono stati complessivamente positivi, ma a preoccupare gli investitori è stato il monito lanciato da Jp Morgan, che ha messo in conto una lieve recessione nel 2023, decidendo dunque di aumentare gli accantonamenti. Milano ha terminato in rialzo dello 0,19%, portando il guadagno 2023 a un soffio dal 9% (all’8,75%).
Lo spread si è attestato in area 182,9 punti, mentre il rendimento dei Btp a dieci anni è sceso al 3,97% (3,99% la vigilia).
A Piazza Affari sono andate bene le banche, con Bper su del 3,2%. Moncler ha vantato un progresso del 2,7% nel giorno in cui è passata la staffetta dalla Firenze di Pitti a Milano per la presentazione delle collezioni maschili per la prossima stagione fredda. Hanno invece battuto in ritirata le Stellantis (-3,66%), insieme a tutto il settore auto europeo. Male anche Pirelli (-0,78%). Della galassia Agnelli, non si è invece arrestata la corsa di Iveco (+2,8%).
Sul mercato dei cambi, l’euro si attesta a 1,0822 dollari, in linea con I valori della vigilia (1,0814). La moneta unica si è indebolita rispetto allo yen portandosi a 138,11 yen (140,26), sulla scia della performance del cambio dollaro/yen pari a 127,62 (129,72).
Il gas è in calo: sulla piattaforma Ttf di Amsterdam il future di febbraio si attesta a 63,6 euro al megawattora (-4,6%). Infine guadagna terreno anche il petrolio: il wti è pari a 79,51 dollari al barile (+1,43%).