Giuseppe Sperduto, presidente Faib Confesercenti, chiede che il testo sia migliorato in in sede di conversione
A commentare il dl Trasparenza, per quanto riguarda la benzina, è anche il presidente Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto.
«Prendiamo atto di questo testo pubblicato in Gazzetta – spiega Sperduto. – Lo stiamo esaminando e lo valuteremo con attenzione, ma ad una prima lettura non ci sono le novità attese in base agli impegni assunti nel l’incontro di ieri, forse in ragione dei tempi ristretti che il governo ha avuto. Il testo deve essere migliorato in sede di conversione».
Giuseppe Sperduto, dunque, non è soddisfatto: «l’introduzione dell’accisa mobile, da noi richiesta più volte in questi anni, è un elemento positivo. Ma certamente non apprezziamo le sanzioni, a nostro avviso molto pesanti, legate all’obbligo dell’esposizione del prezzo medio, che continuiamo a ritenere una misura del tutto inutile ai fini del contenimento dei prezzi dei carburanti. Martedì c’è il secondo incontro con il Governo, e in quella sede affronteremo questo problema e i problemi più importanti della rete carburanti, sui quali chiediamo da tempo un confronto – continua Sperduto. – L’auspicio è che l’esecutivo sia nelle condizioni di poter corrispondere alle attese che gli operatori hanno, soprattutto per quanto riguarda il contrasto all’enorme illegalità fiscale e contrattuale attuale, che costa intorno ai 15 miliardi di euro complessivi allo Stato ogni anno. Risorse da recuperare nell’interesse di tutti».
Intanto un ‘analisi condotta da Facile.it ha messo in risalto un primato, on propriamente positivo, dell’Italia. Tra i Paesi europei infatti lo Stivale è uno dei luoghi più costosi per fare rifornimento. Nel 2022, complici i tagli alle accise, gli automobilisti italiani avevano pagato meno rispetto ai colleghi europei, mentre le proiezioni dei primi dati 2023 non sono così rosee.
Per lo studio è stato preso in considerazione il prezzo del carburante riportato dalla Commissione europea e ipotizzato un consumo di un’utilitaria di 10mila km annui. La spesa per l’automobilista italiano nel 2022 è stata di 1.008 euro, facendo posizione l’Italia al settimo posto, tra i 12 Paesi esaminati.
La spesa maggiore è stata sostenuta in Danimarca 1.160 euro (15% in più rispetto che in Italia), in Grecia 1.140 euro (13%) e in Germania 1.069 euro (6%). La Francia si discosta di poco dai prezzi italiani con 1.005 euro, mentre per gli austriaci la spesa è stata del 5% inferiore (960 euro), mentre in Slovenia il risparmio rispetto all’Italia è stato del 18% (830 euro).