
Secondo i dati Eurostat, il livello è tornato alla pre-pandemia. La quota italiana si attesta al 7%
Le entrate fiscali ambientali nell’Ue sono tornate al livello registrato prima della pandemia Covid nel corso del 2021. Lo si apprende da dati Eurostat.
Il gettito fiscale ambientale dell’Ue, nel 2021, è stato di 325,8 miliardi di euro (2,2 per cento del prodotto interno lordo dell’Unione) rispetto ai 300,2 miliardi di euro registrati nel 2020. La diminuzione registrata nel 2020 è dovuta principalmente a un calo significativo delle entrate fiscali sull’energia, si legge nel comunicato stampa di Eurostat.
Le imposte ambientali dell’Ue hanno rappresentato, nel 2021, il 5,4 per cento del gettito totale delle imposte e dei contributi sociali, la stessa quota registrata nel 2020, ma inferiore a quella registrata nel 2019 (5,7 per cento). La percentuale varia in modo significativo fra gli Stati membri.
Le maggiori entrate sono state registrate in Grecia (9,5 per cento), Bulgaria (9,1 per cento), Lettonia (8,9 per cento) e Croazia (8,7 per cento) hanno, mentre Lussemburgo (3,5 per cento), Germania (4,2 per cento), Svezia (4,4 per cento), Spagna (4,5 per cento) e Francia (4,6 per cento), hanno registrato le quote minori. Per l’Italia, la quota si attesta attorno al 7 per cento.