Nel panel energia al World economic forum sono intervenuti Briol, direttore IEA e Kerry, inviato Usa
“Il mondo non ha mai visto una crisi energetica di questa profondità e di questa complessità perché quando ha scatenato l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio, la Russia era il primo esportatore di energia al mondo, il primo esportatore mondiale di petrolio e il primo esportatore mondiale di gas”.
Lo ha detto Fatih Birol, direttore esecutivo dell’International Energy Agency partecipando a un panel sull’energia al World Economic Forum a Davos.
“Tuttavia – ha spiegato Birol – questa crisi allo stesso tempo ha dato un grande impulso allo sviluppo dell’energia pulita. In passato la ragione principale per sostenere l’energia pulita erano le considerazioni di natura ambientale mentre ora il motore principale sono le preoccupazioni per la sicurezza energetica. Quindi le soluzioni durature ai nostri problemi di sicurezza energetica passano attraverso l’energia pulita e stiamo vedendo una crescita molto forte dell’energia pulita. Ad esempio lo scorso anno la crescita delle energie rinnovabili è stato del 25%, una performance mai vista. Non solo: nel 2019 sono 3 macchine vendute su 100 erano elettriche, l’anno scorso erano 13“.
“Il tempo a disposizione del mondo per affrontare il cambiamento climatico sta per scadere” ha incalzato l’inviato speciale degli Stati Uniti per il clima John Kerry.
Kerry ha espresso la propria preoccupazione che difficilmente si arriverà in tempo a un’economia a basse emissioni di carbonio per evitare gli impatti peggiori dei cambiamenti climatici sulle persone più vulnerabili. Ciò che era più necessario per affrontare il cambiamento climatico in tempo e realizzare un’economia a basse emissioni di carbonio – ha aggiunto Kerry – era “denaro, denaro, denaro”.