
Ai rappresentanti della categoria dei benzinai non è andato giù l’obbligo di esposizione del prezzo medio. Si cerca una mediazione al ministero
Al via circa alle 15, il tavolo tecnico sul settore dei carburanti al ministero delle Imprese e del made in Italy . L’incontro è presieduto dal capo di gabinetto Federico Eichberg e partecipa anche il garante dei prezzi Benedetto Mineo ma in qualità di segretario generale del Mimit.
Per i gestori delle stazioni di servizio ci sono i rappresentanti delle organizzazioni Faib confesercenti, Fegica e Fegisc-Anisa confcommercio.
Queste, deluse dal decreto legge sulla trasparenza dei prezzi pubblicato sabato scorso, chiedono modifiche al provvedimento altrimenti confermeranno lo sciopero del 25 e 26 gennaio.
“Il mio auspicio è che ci sia un confronto sereno e costruttivo anche per migliorare il decreto”. Sono le parole del ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, uscendo dal ministero, circa alle 16 e 40, mentre è ancora in corso il tavolo tecnico con i gestori dei carburanti.
“Siamo sempre disponibili a modifiche – ha aggiunto Urso -. C’è un percorso parlamentare e le modifiche possono arrivare dal Governo o anche in sede parlamentare”.
Pochi minuti dopo, è stata diffusa la posizione dei rappresentati dei gestori: “Bene incontro ma mobilitazione resta, sciopero congelato”.