L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 9.901 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a novembre 2021 (7.976 milioni)
A novembre 2022 il saldo commerciale è stato positivo e pari a +1.445 milioni (+2.200 milioni a novembre 2021). Il deficit energetico (-8.456 milioni) è più ampio rispetto a un anno prima (-5.777 milioni), ma l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 9.901 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a novembre 2021 (7.976 milioni). Lo comunica Istat.
A novembre si stima una crescita congiunturale per le esportazioni (+3,9%) e una flessione per le importazioni (-1,4%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,3%), mentre quelle verso l’area Ue risultano stazionarie.
L’export cresce su base annua del 18% in termini monetari mentre in volume è sostanzialmente invariato (+0,2%). La crescita dell’export in valore è più sostenuta verso l’area extra Ue (+22,5%) rispetto ai mercati Ue (+14%).
L’import in valore registra un incremento tendenziale del 20,4% – più intenso per l’area extra Ue (+27,7%) rispetto all’area Ue (+14,8%) – e si riduce dell’1,3% in volume.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+69,3%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+45,8%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+17,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+27,4%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: Stati Uniti (+31,2%), Svizzera (+54,1%), Francia (+14,2%), Regno Unito (+27,6%) e Spagna (+22,4%). L’esportazioni verso la Russia si confermano in forte flessione (-27,6%).
Negli 11 mesi, la crescita tendenziale dell’export (+20,5%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+44,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+18,4%), prodotti petroliferi raffinati (+85,4%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+9,9%), sostanze e prodotti chimici (+21,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+17,3%).
A novembre i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1% su mese e aumentano del 13,6% su anno (+15,7 a ottobre 2022).
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